Appena nati i bambini si affidano agli istinti primordiali e ai riflessi innati: si tratta di risposte automatiche e istintive che dipendono dal mesencefalo e dal midollo spinale (riflesso di respirazione, di deglutizione, di suzione ecc). Tali azioni involontarie sono destinate a scomparire nel corso dei primi tre mesi di vita per lasciare il posto ai movimenti intenzionali e volontari.
Riflesso di deglutizione
A partire dal terzo mese di vita il neonato riesce a controllare i movimenti della testa tenendola bene eretta (senza lasciarla cadere all’indietro), è in grado di tenersi sulle braccia e a sollevare la testa e il petto (anche se per pochi secondi) quando è a pancia in giù e muove continuamente gambe e piedini.
L’udito migliora notevolmente visto il piccolo riesce ad individuare la fonte di un suono: si gira istintivamente verso un suono acuto e smette di piangere se la mamma si avvicina o se sente un suono ritmico come quello di un carillon.
E’ il periodo in cui inizia a balbettare, ad imitare i suoni e a ridere. Inizia ad agitare le braccine e ad aprire e chiudere le manine, portandosele continuamente alla bocca e provando ad afferrare dei giochi.
Ma non è finita qui. A 3 mesi compiuti un neonato riesce a riconoscere il volto umano e a rispondere al sorriso di un adulto con il sorriso e dei versetti.